Premio Italiano di Pedagogia 2025: riconoscimenti a Marco Rondonotti e Farnaz Farahi, membri CREDDI

Nell’ambito del Premio Italiano di Pedagogia 2025, promosso dalla Società Italiana di Pedagogia (SIPED), sono stati premiati due membri del centro di ricerca CREDDI: Marco Rondonotti e Farnaz Farahi.
Il volume di Marco Rondonotti, “Connessioni comunitarie. Le tecnologie di comunità e i contesti ecclesiali”, pubblicato da Scholé nel 2022, affronta il tema delle cosiddette “tecnologie di comunità” applicate al lavoro pastorale. L’analisi si fonda su apporti sociologici, psicologici e pedagogici, e mostra come gli strumenti digitali possano sostenere la partecipazione comunitaria e promuovere lo sviluppo personale e collettivo. Il lavoro include anche una sperimentazione sul campo, con interventi educativi innovativi, e propone una lettura della comunità come motore educativo fondato su un Patto tra agenzie educative. I risultati della ricerca contribuiscono a consolidare il dibattito sulle pratiche educative nei contesti comunitari.
Farnaz Farahi è autrice del volume “Iran, realtà sociale e questione femminile. Modelli pedagogici e spunti autobiografici”, edito da ETS nel 2024. Il testo intreccia autobiografia e analisi storica per offrire una riflessione complessa sulla condizione femminile nell’Iran contemporaneo, con attenzione agli effetti dei modelli educativi imposti e alle restrizioni socioculturali. Di particolare rilievo è il focus sul velo obbligatorio come simbolo politico-educativo. Il volume si sofferma anche su figure femminili iraniane impegnate in percorsi di autodeterminazione e resistenza, e propone un confronto critico con gli stereotipi di genere presenti anche nei contesti occidentali.
I riconoscimenti sono stati conferiti a Parma sabato 21 giugno 2025.

CREDDI al Convegno SIPed 2025: interventi di Adamoli e Zane su faculty development e IA

Dal 19 al 21 giugno 2025 si svolgerà a Parma il Convegno Nazionale della Società Italiana di Pedagogia (SIPed), intitolato “La qualità della formazione come responsabilità sociale”. L’evento prevede la partecipazione di numerosi studiosi e studiose, con sessioni parallele dedicate a modelli pedagogici, pratiche educative e riflessioni teoriche.All’interno del programma sono previsti due interventi a cura di membri del Centro di Ricerca Educazione Didattica Digitale e Innovazione sociale (CREDDI) dell’Università eCampus.Matteo Adamoli presenterà un contributo dal titolo “Un percorso di Faculty Development basato sul TPCK framework: risultati di una ricerca empirica”. L’intervento, inserito nel Panel 11 “Digitale e IA a scuola e all’università” (modalità online), descrive una sperimentazione condotta con un gruppo di docenti universitari, finalizzata all’integrazione di competenze tecnologiche e didattiche attraverso il framework TPCK. La ricerca, ispirata al paradigma della Design-Based Research, ha avuto l’obiettivo di definire un modello di sviluppo professionale centrato sulla costruzione di comunità docenti supportate da esperti.Elisa Zane interverrà nel Panel 4 “Riflessioni critiche e prospettive di sviluppo” con una relazione intitolata “Educare l’umano nell’era dell’Intelligenza Artificiale: sfide pedagogiche per la formazione della Generazione Beta”. Il contributo propone una riflessione sull’impatto dell’intelligenza artificiale nei contesti formativi, con particolare riferimento ai processi educativi rivolti alle generazioni più giovani. L’intervento evidenzia alcune criticità legate all’adozione non mediata delle tecnologie e propone spunti per un utilizzo pedagogicamente consapevole degli strumenti IA. Entrambe le relazioni si collocano nell’ambito delle attività di ricerca del CREDDI, in continuità con i filoni dedicati all’innovazione didattica e alla formazione.

Susanna Piacenza del CREDDI vince il Premio “Luigi Calonghi” SIRD 2024 per la Ricerca Didattica

Con grande soddisfazione annunciamo che la collega Susanna Piacenza, ricercatrice del CREDDI, è stata insignita del Premio “Luigi Calonghi” 2024 per la Ricerca Didattica, nell’ambito della nona edizione dei Premi SIRD (Società Italiana di Ricerca Didattica). La cerimonia di premiazione si è tenuta il 4 giugno 2025 a Roma.

Il prestigioso riconoscimento è stato attribuito al volume “Lo specchio generoso. Il metodo Bright Start e le sue sperimentazioni in Italia e all’estero” (Milano: Franco Angeli), scritto in collaborazione con Maria Teresa Mignone.

Il libro offre un’approfondita riflessione sul metodo Bright Start, un programma educativo sviluppato nel solco dell’educazione cognitiva. Le autrici ne delineano in modo chiaro e rigoroso i fondamenti teorici, le componenti sistemiche e le evidenze scientifiche più rilevanti, integrando i risultati di un’importante ricerca empirica condotta in scuole dell’infanzia italiane e straniere.

Particolarmente significativa è l’attenzione riservata agli esiti applicativi del metodo, anche in relazione alla formazione professionale degli insegnanti, coinvolti in un percorso di ricerca-azione ispirato a un approccio collaborativo.

Questo riconoscimento rappresenta un importante traguardo per Susanna Piacenza e per il CREDDI, confermando il valore della ricerca educativa come motore di innovazione nella didattica.

Il CREDDI presente al convegno SIRD dei centri di ricerca

Il 12 maggio 2025 il prof. Paolo Raviolo e la prof.ssa Arianna Giuliani hanno rappresentato il CREDDI durante il seminario nazionale “Centri di ricerca educativa e didattica in dialogo: sinergie, sfide e prospettive” promosso dalla SIRD  (Società Italiana di Ricerca Didattica) in collaborazione con l’Università Digitale Pegaso.

L’iniziativa ha rappresentato un’opportunità di incontro e confronto significativi tra interpreti di spicco della comunità scientifica italiana di ambito educativo, che si sono interrogati su come qualificare l’operato dei Centri di ricerca attivi sul territorio nazionale e su come orientare le pratiche organizzative e di ricerca in modo strategico.

Nel riflettere se e in che modo, come SIRD, potesse essere utile individuare degli indicatori utili per definire un ideale Centro di ricerca di qualità, il gruppo ha messo a fuoco – tra gli altri – gli elementi che seguono: chiarezza e specificità dei temi di ricerca di interesse; composizione interna degli afferenti; coordinamento di studi di interesse nazionale e/o internazionale; rapporto con il territorio di riferimento; produzione scientifica degli afferenti. Ci si è interrogati inoltre sulla possibilità, come società scientifica, di configurare un osservatorio sul tema, anche al fine di essere di orientamento e supporto ai direttori e ai coordinatori dei singoli Centri.

Il seminario è stata una proficua occasione per il CREDDI, Centro di ricerca di recente istituzione, di presentarsi alla comunità scientifica e di essere parte attiva in un processo di rilevanza strategica nel dibattito scientifico attuale.Potete trovare l’elenco dei partecipanti e dei gruppi di lavoro al seguente link:

https://www.sird.it/wp-content/uploads/2025/05/Gruppi-di-lavoro-12-maggio.pdf

Il Prof. Pasquale Renna (CREDDI) al Convegno di Bressanone sulla Didattica Inclusiva

Il Prof. Pasquale Renna, membro del CREDDI (Centro di Ricerca Didattica Digitale e Innovazione Sociale) e Professore Associato di Pedagogia Generale e Sociale presso l’Università degli Studi eCampus, ha partecipato al convegno internazionale “Didattica e Inclusione scolastica – Inklusion im Bildungsbereich. Equità e sostenibilità: contesti e contrasti”, tenutosi a Bressanone il 9 e 10 maggio 2025.

L’evento è stato organizzato dal Centro di Competenza per l’Inclusione Scolastica della Libera Università di Bolzano, e ha rappresentato un’importante occasione di confronto tra studiosi, docenti e operatori del settore educativo sulle sfide e le prospettive dell’inclusione scolastica in chiave equa e sostenibile.

Nel suo intervento, dal titolo “Pensare e costruire ‘ambienti abilitanti’ di apprendimento per studenti immigrati di provenienza a matrice islamica a scuola”, realizzato insieme alla Prof.ssa Rosa Gallelli (Università degli Studi di Bari Aldo Moro), il Prof. Renna ha sviluppato una riflessione pedagogica centrata sulla valorizzazione delle radici culturali comuni nel contesto mediterraneo e sulla costruzione di spazi formativi interculturali e cooperativi.

La proposta si basa su laboratori educativi che stimolano, attraverso il concetto di “corpo vissuto”, la scoperta e la condivisione di elementi di civiltà comuni tra culture europee e islamiche. In questa prospettiva, si promuovono “ambienti abilitanti culturalmente ibridati”, capaci di facilitare il dialogo, la coesione sociale e una cittadinanza attiva e consapevole.

L’intervento si inserisce pienamente nella missione del CREDDI, orientata allo sviluppo di modelli didattici innovativi, digitali e inclusivi, capaci di affrontare in modo concreto le trasformazioni culturali e sociali in atto nel mondo scolastico contemporaneo.

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