Tutti gli articoli di redazione

CREDDI a REN

Sono usciti gli atti di REN, con un’interessante pubblicazione di Matteo Adamoli, Michele Marangi, Paolo Raviolo, Marco Rondonotti.
L’articolo dal titolo “Perception of Generative Artificial Intelligence among Italian university students: an explorative analysis on ChatGPT”, si focalizza sull’impatto dell’intelligenza artificiale (IA) a livello universitario, un tema di crescente rilevanza in particolare dopo il lancio di ChatGPT. Si evidenzia come l’IA generativa stia introducendo nuove metodologie e strumenti didattici innovativi a partire da una ricerca quantitativa condotta su un vasto campione di studenti italiani. Questa ha rivelato una correlazione positiva tra il loro livello di alfabetizzazione all’IA e la percezione dell’efficacia di ChatGPT come strumento di apprendimento. Inoltre, l’analisi suggerisce che il potenziale di ChatGPT per migliorare l’apprendimento è influenzato dalla percezione che gli studenti ne hanno. In sintesi, il contributo illustra come l’IA stia trasformando la didattica e la necessità di nuove competenze per navigare in questo scenario in evoluzione. Questo lavoro sottolinea l’importanza di sviluppare una solida “alfabetizzazione all’IA”, non limitandosi alla mera conoscenza della tecnologia, ma estendendosi alla capacità di utilizzarla, valutarla criticamente e persino crearla. Inoltre, il contributo evidenzia la necessità di utilizzare applicazioni di IA in modo etico, trasparente e responsabile, ponendo l’accento sia sui benefici che sui potenziali rischi.
Potete trovare gli atti al seguente link: https://lnkd.in/ess3vYxH

Pubblicato il volume “Insegnamento online e formazione adulta: una prospettiva pedagogica”

Giorgia Pinelli, membro del CREDDI, ha curato il volume recentemente pubblicato nell’ambito della collana “SPES – Scienze Pedagogiche: Esplorazioni e Sentieri” dell’AMSActa, l’Editore digitale dell’Università di Bologna. La collana, ispirata ai principi fondamentali dell’open science, rende tutti i volumi disponibili in modalità open access, consentendone il libero scaricamento. Il volume, intitolato “Insegnamento online e formazione adulta: una prospettiva pedagogica”, analizza in modo approfondito le trasformazioni della formazione nel contesto attuale, caratterizzato da un crescente sviluppo di modalità ibride e interconnesse di apprendimento. Nella prima parte del testo, l’autrice approfondisce i fondamenti teorici della formazione permanente, con particolare attenzione al ruolo degli orizzonti di senso e delle narrazioni nei processi di crescita e trasformazione personale. Viene inoltre esaminata la comunicazione in ambienti digitali, ponendo l’accento sulla consapevolezza corporea in contesti online e sugli aspetti strutturali della competenza professionale nella progettazione di percorsi formativi. La seconda parte del volume si concentra su uno studio empirico, presentando l’analisi di un corso di formazione online rivolto a docenti in servizio di diversi ordini e gradi scolastici. Il corso, organizzato attorno al tema del conferimento di senso, offre un contributo pratico alla riflessione su come ripensare la didattica per adulti nell’attuale era digitale. Ulteriori dettagli sono disponibili sulla pagina dell’AMSActa, accessibile al seguente indirizzo: https://amsacta.unibo.it/id/eprint/8386/. Il PDF completo dell’opera può essere consultato direttamente a questo link: https://amsacta.unibo.it/id/eprint/8386/1/Pinelli_Insegnamento%20online%20e%20formazione%20adulta_SPES_volume%2002.pdf.

“L’integrazione dell’Intelligenza Artificiale Generativa nella valutazione universitaria online: il caso studio di un insegnamento di Docimologia”, il titolo della ricerca presentata da alcuni componenti del CREDDI presente ad ASDUNI

Venerdì 27 giugno Federica Emanuel, Matteo Adamoli e Paolo Raviolo hanno partecipato al 6° Convegno Nazionale sul Faculty Development, presso l’Università di Genova, con la collaborazione di ASDUNI (Associazione Italiana per la Promozione e lo Sviluppo della Didattica, dell’Apprendimento e dell’Insegnamento in Università).
Il loro intervento, dal titolo “L’integrazione dell’Intelligenza Artificiale Generativa nella valutazione universitaria online: il caso studio di un insegnamento di Docimologia” ha presentato la sperimentazione condotta nell’ambito del progetto PRIN AcOnHE – Active Online Assessment in Higher Education, focalizzata sull’integrazione dell’Intelligenza Artificiale Generativa nei processi valutativi. La ricerca, sviluppata all’interno dell’insegnamento di Docimologia (LM-85), ha previsto l’individuazione di una Knowledge Base e l’implementazione di un’interfaccia API (Application Programming Interfaces) per analizzare e valutare le esercitazioni degli studenti in modo rapido ed efficiente. Sono stati esaminati oltre 300 elaborati rilevando una coerenza superiore all’85% tra le valutazioni generate dall’IA e quelle attribuite dal docente. I risultati sottolineano l’importanza di sostenere iniziative di Faculty Development sulla AI literacy al fine di integrare l’AI in modo consapevole e riflessivo nella pratica valutativa, promuovendo una cultura della valutazione trasparente, dialogica e supportata dalle tecnologie.

Premio Italiano di Pedagogia 2025: riconoscimenti a Marco Rondonotti e Farnaz Farahi, membri CREDDI

Nell’ambito del Premio Italiano di Pedagogia 2025, promosso dalla Società Italiana di Pedagogia (SIPED), sono stati premiati due membri del centro di ricerca CREDDI: Marco Rondonotti e Farnaz Farahi.
Il volume di Marco Rondonotti, “Connessioni comunitarie. Le tecnologie di comunità e i contesti ecclesiali”, pubblicato da Scholé nel 2022, affronta il tema delle cosiddette “tecnologie di comunità” applicate al lavoro pastorale. L’analisi si fonda su apporti sociologici, psicologici e pedagogici, e mostra come gli strumenti digitali possano sostenere la partecipazione comunitaria e promuovere lo sviluppo personale e collettivo. Il lavoro include anche una sperimentazione sul campo, con interventi educativi innovativi, e propone una lettura della comunità come motore educativo fondato su un Patto tra agenzie educative. I risultati della ricerca contribuiscono a consolidare il dibattito sulle pratiche educative nei contesti comunitari.
Farnaz Farahi è autrice del volume “Iran, realtà sociale e questione femminile. Modelli pedagogici e spunti autobiografici”, edito da ETS nel 2024. Il testo intreccia autobiografia e analisi storica per offrire una riflessione complessa sulla condizione femminile nell’Iran contemporaneo, con attenzione agli effetti dei modelli educativi imposti e alle restrizioni socioculturali. Di particolare rilievo è il focus sul velo obbligatorio come simbolo politico-educativo. Il volume si sofferma anche su figure femminili iraniane impegnate in percorsi di autodeterminazione e resistenza, e propone un confronto critico con gli stereotipi di genere presenti anche nei contesti occidentali.
I riconoscimenti sono stati conferiti a Parma sabato 21 giugno 2025.

CREDDI al Convegno SIPed 2025: interventi di Adamoli e Zane su faculty development e IA

Dal 19 al 21 giugno 2025 si svolgerà a Parma il Convegno Nazionale della Società Italiana di Pedagogia (SIPed), intitolato “La qualità della formazione come responsabilità sociale”. L’evento prevede la partecipazione di numerosi studiosi e studiose, con sessioni parallele dedicate a modelli pedagogici, pratiche educative e riflessioni teoriche.All’interno del programma sono previsti due interventi a cura di membri del Centro di Ricerca Educazione Didattica Digitale e Innovazione sociale (CREDDI) dell’Università eCampus.Matteo Adamoli presenterà un contributo dal titolo “Un percorso di Faculty Development basato sul TPCK framework: risultati di una ricerca empirica”. L’intervento, inserito nel Panel 11 “Digitale e IA a scuola e all’università” (modalità online), descrive una sperimentazione condotta con un gruppo di docenti universitari, finalizzata all’integrazione di competenze tecnologiche e didattiche attraverso il framework TPCK. La ricerca, ispirata al paradigma della Design-Based Research, ha avuto l’obiettivo di definire un modello di sviluppo professionale centrato sulla costruzione di comunità docenti supportate da esperti.Elisa Zane interverrà nel Panel 4 “Riflessioni critiche e prospettive di sviluppo” con una relazione intitolata “Educare l’umano nell’era dell’Intelligenza Artificiale: sfide pedagogiche per la formazione della Generazione Beta”. Il contributo propone una riflessione sull’impatto dell’intelligenza artificiale nei contesti formativi, con particolare riferimento ai processi educativi rivolti alle generazioni più giovani. L’intervento evidenzia alcune criticità legate all’adozione non mediata delle tecnologie e propone spunti per un utilizzo pedagogicamente consapevole degli strumenti IA. Entrambe le relazioni si collocano nell’ambito delle attività di ricerca del CREDDI, in continuità con i filoni dedicati all’innovazione didattica e alla formazione.

Susanna Piacenza del CREDDI vince il Premio “Luigi Calonghi” SIRD 2024 per la Ricerca Didattica

Con grande soddisfazione annunciamo che la collega Susanna Piacenza, ricercatrice del CREDDI, è stata insignita del Premio “Luigi Calonghi” 2024 per la Ricerca Didattica, nell’ambito della nona edizione dei Premi SIRD (Società Italiana di Ricerca Didattica). La cerimonia di premiazione si è tenuta il 4 giugno 2025 a Roma.

Il prestigioso riconoscimento è stato attribuito al volume “Lo specchio generoso. Il metodo Bright Start e le sue sperimentazioni in Italia e all’estero” (Milano: Franco Angeli), scritto in collaborazione con Maria Teresa Mignone.

Il libro offre un’approfondita riflessione sul metodo Bright Start, un programma educativo sviluppato nel solco dell’educazione cognitiva. Le autrici ne delineano in modo chiaro e rigoroso i fondamenti teorici, le componenti sistemiche e le evidenze scientifiche più rilevanti, integrando i risultati di un’importante ricerca empirica condotta in scuole dell’infanzia italiane e straniere.

Particolarmente significativa è l’attenzione riservata agli esiti applicativi del metodo, anche in relazione alla formazione professionale degli insegnanti, coinvolti in un percorso di ricerca-azione ispirato a un approccio collaborativo.

Questo riconoscimento rappresenta un importante traguardo per Susanna Piacenza e per il CREDDI, confermando il valore della ricerca educativa come motore di innovazione nella didattica.

Il CREDDI presente al convegno SIRD dei centri di ricerca

Il 12 maggio 2025 il prof. Paolo Raviolo e la prof.ssa Arianna Giuliani hanno rappresentato il CREDDI durante il seminario nazionale “Centri di ricerca educativa e didattica in dialogo: sinergie, sfide e prospettive” promosso dalla SIRD  (Società Italiana di Ricerca Didattica) in collaborazione con l’Università Digitale Pegaso.

L’iniziativa ha rappresentato un’opportunità di incontro e confronto significativi tra interpreti di spicco della comunità scientifica italiana di ambito educativo, che si sono interrogati su come qualificare l’operato dei Centri di ricerca attivi sul territorio nazionale e su come orientare le pratiche organizzative e di ricerca in modo strategico.

Nel riflettere se e in che modo, come SIRD, potesse essere utile individuare degli indicatori utili per definire un ideale Centro di ricerca di qualità, il gruppo ha messo a fuoco – tra gli altri – gli elementi che seguono: chiarezza e specificità dei temi di ricerca di interesse; composizione interna degli afferenti; coordinamento di studi di interesse nazionale e/o internazionale; rapporto con il territorio di riferimento; produzione scientifica degli afferenti. Ci si è interrogati inoltre sulla possibilità, come società scientifica, di configurare un osservatorio sul tema, anche al fine di essere di orientamento e supporto ai direttori e ai coordinatori dei singoli Centri.

Il seminario è stata una proficua occasione per il CREDDI, Centro di ricerca di recente istituzione, di presentarsi alla comunità scientifica e di essere parte attiva in un processo di rilevanza strategica nel dibattito scientifico attuale.Potete trovare l’elenco dei partecipanti e dei gruppi di lavoro al seguente link:

https://www.sird.it/wp-content/uploads/2025/05/Gruppi-di-lavoro-12-maggio.pdf

Il Prof. Pasquale Renna (CREDDI) al Convegno di Bressanone sulla Didattica Inclusiva

Il Prof. Pasquale Renna, membro del CREDDI (Centro di Ricerca Didattica Digitale e Innovazione Sociale) e Professore Associato di Pedagogia Generale e Sociale presso l’Università degli Studi eCampus, ha partecipato al convegno internazionale “Didattica e Inclusione scolastica – Inklusion im Bildungsbereich. Equità e sostenibilità: contesti e contrasti”, tenutosi a Bressanone il 9 e 10 maggio 2025.

L’evento è stato organizzato dal Centro di Competenza per l’Inclusione Scolastica della Libera Università di Bolzano, e ha rappresentato un’importante occasione di confronto tra studiosi, docenti e operatori del settore educativo sulle sfide e le prospettive dell’inclusione scolastica in chiave equa e sostenibile.

Nel suo intervento, dal titolo “Pensare e costruire ‘ambienti abilitanti’ di apprendimento per studenti immigrati di provenienza a matrice islamica a scuola”, realizzato insieme alla Prof.ssa Rosa Gallelli (Università degli Studi di Bari Aldo Moro), il Prof. Renna ha sviluppato una riflessione pedagogica centrata sulla valorizzazione delle radici culturali comuni nel contesto mediterraneo e sulla costruzione di spazi formativi interculturali e cooperativi.

La proposta si basa su laboratori educativi che stimolano, attraverso il concetto di “corpo vissuto”, la scoperta e la condivisione di elementi di civiltà comuni tra culture europee e islamiche. In questa prospettiva, si promuovono “ambienti abilitanti culturalmente ibridati”, capaci di facilitare il dialogo, la coesione sociale e una cittadinanza attiva e consapevole.

L’intervento si inserisce pienamente nella missione del CREDDI, orientata allo sviluppo di modelli didattici innovativi, digitali e inclusivi, capaci di affrontare in modo concreto le trasformazioni culturali e sociali in atto nel mondo scolastico contemporaneo.

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RenConference 2025: i docenti CREDDI presenti tra Intelligenza Artificiale, Didattica e Inclusione

Il 6 e 7 giugno 2025 si terrà la RenConference 2025, un evento internazionale promosso da Renlab e dedicato all’innovazione nella ricerca educativa. Anche quest’anno, la conferenza ospiterà interventi accademici di alto profilo, con particolare attenzione ai temi dell’Intelligenza Artificiale, della didattica inclusiva, delle competenze digitali e del ruolo dell’insegnante nei nuovi ecosistemi educativi.
Tra i partecipanti, presenti numerosi docenti afferenti a CREDDI (Centro di Ricerca Educativa Didattica Digitale e Inclusione) dell’Università e-Campus, coinvolti attivamente sia come relatori sia in ruoli di coordinamento scientifico.
Arianna Giuliani parteciperà con un intervento all’interno del Topic 1, intitolato “Teachers as key agents in evolving educational ecosystems: Implications and evidence from a pre-service training path”. Il suo contributo si concentra sull’importanza degli insegnanti nei nuovi ecosistemi formativi, offrendo spunti ed evidenze raccolte attraverso un’esperienza concreta di formazione iniziale dei docenti. Un lavoro che mette in luce come il docente possa essere una figura decisiva nel guidare l’innovazione e nel rispondere alle sfide educative contemporanee.
Sempre nella convergenza tra il Topic 1 e il Topic 3, Daniela Maggi e Antonio Balestra presenteranno una ricerca esplorativa dal titolo “UDL, Technologies and the role of the teacher”, dedicata al ruolo degli insegnanti nel contesto del Design Universale per l’Apprendimento (UDL) e all’uso delle tecnologie a supporto dell’inclusione.
All’interno del Topic 4, l’attenzione si sposta sul tema dell’intelligenza artificiale generativa e sull’impatto che essa ha nella percezione degli studenti universitari. Il lavoro intitolato “Perception of Generative Artificial Intelligence among Italian university students: an explorative analysis on ChatGPT” coinvolge quattro autori: Michele Marangi, Matteo Adamoli, Marco Rondonotti e Paolo Raviolo. I docenti CREDDI portano il punto di vista del centro di ricerca su uno dei temi più dibattuti del momento, analizzando le implicazioni dell’utilizzo di strumenti come ChatGPT in ambito universitario e educativo.
In particolare, Paolo Raviolo, anche membro del comitato scientifico, oltre a essere tra i co-autori dello studio, sarà anche chair della sessione tematica intitolata “AI, Virtual & other Technologies in educational environments”.
Infine, tra i contributi si segnala anche quello legato al Topic 5 ” Enhancing Reading Comprehension, Logic, and Problem Solving: An Empirical Study in Primary School”, in cui Susanna Piacenza membro CREDDI, e altri ricercatori delle Università di Catania e Torino – presenteranno uno studio empirico volto a potenziare la comprensione del testo, la logica e la capacità di problem solving nella scuola primaria.
La partecipazione articolata dei docenti CREDDI alla RenConference 2025 evidenzia il ruolo attivo del centro nell’ambito della ricerca educativa, in particolare per quanto riguarda le sfide poste dall’innovazione tecnologica, dalla formazione docente e dall’inclusione scolastica. L’evento rappresenta non solo un momento di condivisione accademica, ma anche un’opportunità concreta per valorizzare le esperienze e le competenze maturate all’interno del centro, in una prospettiva nazionale e internazionale. 

Potete trovare la locandina completa con il programma al seguente link: https://www.renlab.it/renconference-2025-ok/

Il questionario PAIR: un’indagine sull’Intelligenza Artificiale nei contesti socio-educativi

Il Centro di Ricerca Educazione Didattica Digitale Innovazione sociale (CREDDI) dell’Università eCampus ha recentemente promosso una nuova iniziativa scientifica nell’ambito delle trasformazioni tecnologiche applicate all’educazione e al sociale. Il progetto, intitolato “PAIR – Participatory AI for Inclusive Relationships”, si propone di approfondire il rapporto tra Intelligenza Artificiale e lavoro educativo, con particolare attenzione alle implicazioni professionali, culturali e organizzative.

All’interno di questa cornice è stato sviluppato un questionario che si rivolge a professionisti e professioniste attivi in contesti socio-pedagogici con l’obiettivo facilitare la riflessione sulla presenza dell’AI nella vita lavorativa quotidiana, esplorando in che modo venga accolta e utilizzata da chi si occupa di educazione, accompagnamento e cura della persona.

PAIR rappresenta uno strumento preliminare per delineare uno scenario aggiornato e sfaccettato dell’incontro tra AI e professioni educative, offrendo un quadro di riferimento utile per successivi confronti e percorsi di accompagnamento alla trasformazione digitale. Si tratta di una ricerca esplorativa che, partendo dalle voci e dalle esperienze di chi lavora sul campo, mira a far emergere le potenzialità ma anche le criticità legate all’introduzione di soluzioni intelligenti nei luoghi dell’educazione e del sociale.

In questo senso, PAIR non si limita a una rilevazione tecnica o quantitativa, ma si propone come occasione di ascolto e osservazione critica, con l’intento di orientare in modo consapevole e responsabile l’integrazione delle tecnologie emergenti in ambiti dove la qualità delle relazioni resta un elemento centrale e insostituibile.